Il Bluff è una tecnica che ha lo scopo di confondere e depistare il proprio avversario, facendogli credere di trovarsi in una situazione diversa da quella reale. Nel poker, come anche in molti altri giochi, il Bluff ricopre una parte rilevantissima, sia che sia teso a nascondere una situazione di inferiorità sia che, invece, celi una situazione di superiorità. Vediamo nello specifico quali tipi di Bluff possono essere messi in atto.
Il Bluff puro
Bisogna essere davvero degli abili attori per lanciarsi in un bluff puro. Questo tipo di bluff si mette in atto quando il giocatore, pur convinto di avere in mano carte perdenti e di non avere possibilità di migliorare il punteggio, decide non solo di non abbandonare il gioco, ma anche di vincere il piatto. Un doppio azzardo quindi. Mettiamo il caso che il giocatore abbia in mano una semplice coppia, o addirittura meno; per nascondere questa situazione sfavorevole dovrà rilanciare e rilanciare ancora, per indurre l’avversario ad abbandonare la mano. Il giocatore in questo caso è consapevole che se i suoi rilanci verranno coperti la mano andrà persa. Il bluff puro non può essere ripetuto troppo spesso, perché il giocatore perderebbe la credibilità. Inoltre è sconsigliabile metterlo in atto contro un avversario molto solvibile; l’intento, infatti, è fargli paventare una perdita secca, quindi è preferibile attuare il bluff puro contro quei giocatori che hanno perso buona parte del loro capitale iniziale.
Semibluff
Il Semibluff è quello messo in atto da un giocatore che, pur avendo un punteggio debole in mano, ha la possibilità di chiudere con un punteggio forte. Dopo il primo giro di carte il giocatore, che ad esempio si trovasse in mano un progetto di colore, con 4 carte dello stesso seme, rilancerà forte per far credere agli avversari di avere già in mano un punteggio alto. In questo modo gli avversari più insicuri si ritireranno senza nemmeno cambiare le carte. Il semibluff è un bluff solo a metà perché, con un po’ di fortuna, il punto alto, colore in questo caso, potrebbe davvero arrivare cambiando una sola carta. Se ciò non accade al giocatore, dopo aver cambiato le carte, non rimane altro che tentare il bluff puro.
Bluff passivo
Il Bluff passivo è il contrario del Bluff puro; consiste nel far credere all’avversario di avere un punteggio debole, rischiando ad esempio anche di cedere la parola se si è di mano, o rilanciando di pochissimo, mostrando comunque titubanza e incertezza. In questo modo gli avversari potrebbero decidere di rimanere in gioco e di non abbandonare la mano magari, con qualche punto in mano, anche rilanciando in maniera sostanziosa.
Che sia puro, semi o passivo il bluff riesce solo se usato con parsimonia e soprattutto se il giocatore sarà così abile da non doverlo svelare. Le carte a fine gioco, ad esempio, non si fanno mai vedere, a meno che non sia strettamente necessario, ad esempio per provare il punteggio vincente. Inoltre il bluff funziona se i giocatori si trovano nella stessa condizione economica, per intenderci: se giocate contro un avversario con grande disponibilità di soldi, questo vorrà sempre vedere le vostre carte, i bluff, puri e quello passivi, in questo caso non convengono.